La testimonianza
di Tiziano

La testimonianza di Tiziano dopo essere stato in Guatemala

Alcune note tratte dalla relazione di viaggio del nostro componente del Direttivo Tiziano Ziggiotto

Nel periodo dal 5 al 18 Marzo 2018 mia moglie Laura ed io siamo stati a Patzún con una coppia di amici, a nome e per conto dell’Associazione Amici del Mondo Onlus di Vicenza, nell’ambito di un programma di visite costanti e periodiche da effettuare presso il Centro/Obra al fine di rafforzare la collaborazione e l’aiuto reciproco con le suore che lavorano al nostro e anche in altri progetti.

Innanzitutto: le tre realtà/progetti (Ospedale/Sanatorio, Hogar/Centro Nutricional e Obra/sostegni a distanza) sono autonomi l’uno dall’altro, sia sotto il profilo organizzativo che della gestione economica, anche se la direzione/responsabilità è sempre di Madre Mirian, superiora del gruppo di suore che seguono i nostri progetti. Il progetto “Anziani”, purtroppo, pur essendo un’emergenza non trascurabile, le suore non possono inserirlo a pieno titolo tra i loro progetti di aiuto in quanto non hanno la certezza della sicurezza nella continuità degli aiuti.

A nostro giudizio, tutti i progetti sono ben strutturati e organizzati; ognuno ha dei diretti referenti/responsabili, anche se, come del resto è lo spirito Francescano, le suore ben si aiutano e si intercambiano con generosità e disponibilità.

Per singola attività/progetto, possiamo dire:

1. Ospedale Corpus Christi

Abbiamo trovato una struttura ben organizzata e funzionante; i vari ambulatori sono ben serviti, l’affluenza dei pazienti è buona, l’avvicendarsi degli specialisti garantisce una buona copertura per quanto riguarda i servizi essenziali importanti.

Le giornate medico/chirurgiche (soprattutto con medici americani, canadesi e spagnoli), ben programmate da Suor Esmeralda, funzionano e, forse, potrebbero essere integrate (disponibilità di medici/volontari permettendo), anche per “far lavorare” di più le sale operatorie. Nei giorni in cui siamo stati lì, come dicevo, c’era sempre una forte affluenza di gente, sia negli ambulatori, che nelle emergenze.

Bisogna tener presente che il Corpus Christi è una struttura privata, ma non è in “linea” con i “privati” in quanto il servizio che dà è rivolto alla popolazione più povera del luogo, quindi con costi diversi dalle altre cliniche private perché il paziente paga quello che può; per tale motivazione è un po’ sotto “tiro”, sia da parte del Ministero della Salute che da parte dei privati.

Anche l’acquisto delle attrezzature (ecocardiografo multifunzione, strumento analisi cliniche, ecc.) sono stati determinanti per mantenere gli standard di qualità buoni. L’ospedale ci segnala che si rende necessario, con una certa urgenza, l’acquisto di uno strumento per il controllo coagulazione (TPyTPT)” (Costo previsto Q.15.000,00-18.000,00. ) e N. 3 UPS per macchine per l’anestesia ( costo Q 5.000,00).

In conclusione, per quanto riguarda l’Ospedale, servizio importante ed essenziale per la popolazione povera di Patzùn, possiamo dire che ora le cose stanno andando bene grazie alla buona gestione sia sotto il profilo medico/assistenziale che sotto il profilo organizzativo/economico.

Purtroppo non esiste una sistematica “educazione” sanitaria da parte dello Stato e questo si riflette nelle condizioni di vita igieniche/sanitarie; nella nostra realtà, una volta al mese, (la domenica) l’Assistente Sociale tiene un corso ai genitori dei bambini dell’Hogar., con una buona partecipazione. Durante gli incontri/riunioni periodiche vengono date alcune informazioni igienico/sanitarie. Nelle aldee non esiste niente, a parte estemporanee campagne del Governo o in occasione di programmi di salute particolari, come ad esempio quest’anno con il Progetto Papilla (pappa nutriente) di cui parlerò dopo.

2. Hogar/Centro Nutricional

I bambini, con gli anziani, sono le persone più bisognose di attenzione ed aiuto, oltre che di amore e affetto sincero. Le suore hanno incarnato questi sentimenti e li riversano in questa parte della popolazione proprio con l’amore che il Carisma di San Francesco e gli insegnamenti di Padre Giusty hanno loro trasmesso. E la gente lo sa! E ne apprezza la disponibilità e la dedizione con le quali fanno il loro “lavoro”. Certo, non è semplice seguire tanti, tantissimi casi di indigenza di ogni tipo (sociale, morale, fisica, sanitaria, familiare, ecc.) e farlo nel migliore dei modi possibile. Madre Mirian, responsabile, ovviamente, anche di questo progetto, ha saputo trasmettere tutti quei buoni sentimenti anche a chi cura l’Hogar/ Centro Nutricional, ma, soprattutto, ha saputo, assieme a tutte le suore, trasmettere questa “passione” del servizio anche alle ragazze/i più grandi, che danno una mano, aiutando i bambini più piccoli nelle loro varie necessità e bisogni.

A volte i problemi sono solo di natura economica, in quanto questo progetto ha meno “finanziamenti” e più spese (per il personale, in modo particolare, ma anche per le visite mediche specialistiche, medicine, esami medici, ecc.)

Attualmente, comunque, tutti i bambini sono seguiti da una Assistente Sociale, da una Nutrizionista, da una Psicologa e vengono effettuate periodiche visite mediche di base (denti, occhi, ecc.).

3. Progetto Sostegno a distanza

Da inizio anno, Madre Mirian è coadiuvata da una suora, suor Antonia, arrivata appositamente per aiutare Mirian nel progetto “Adozioni”.

Suor Antonia, a nostro avviso, sta facendo un buon lavoro: aggiornamento schede bambini/e, famiglie, anziani; aggiornamento schede mediche per singolo bambino; schedario personale per ogni singolo appadrinamento (lettere, foto e quant’altro); visite periodiche nelle aldee (villaggi) per verifiche delle varie situazioni familiari/sociali per ogni singola aldea. E’ un lavoro indispensabile affinché, quanto si sta facendo con il sostegno a distanza, porti quei frutti per i quali tutti stiamo lavorando (emancipazione, igiene, istruzione, responsabilità, ecc.) responsabilizzando le famiglie in modo da far capire che devono imparare ad essere autonomi e a lavorare per un futuro migliore, per loro e per i loro figli, pur nelle problematiche della difficile situazione in cui vivono. Suor Antonia inoltre, organizza/programma le varie attività periodiche con i bambini e le famiglie, inoltre sta studiando l’italiano (il sabato va a scuola in capitale) per poter meglio corrispondere con i padrini.

Suor Miriam Violeta, è una suora guatemalteca con grande senso pratico e organizzativo, anche nei rapporti con i genitori/famiglie, ha carisma ed responsabile del magazzino materiale vario (vestiti, scarpe, ecc.) sostituisce Madre Mirian negli incontri con il giudice quando lei è impossibilitata a presenziare alle udienze.

4. Progetto Gaviotas-Ninos Emprendedores (Gabbiani, Ragazzi Imprenditori)

Il progetto, ideato da Giancarlo Munaretto, mira a prevenire l’entrata dei ragazzini (età tra gli 11-13 anni) nelle bande criminali giovanili (maras/pandillas), dando loro la possibilità di intraprendere delle attività artigianali sperimentando diversi lavori ( falegnameria, elettricità, cucito, pasticceria e altre), al fine di capire concretamente a quale di queste attività hanno propensione.

Sono seguiti da formatori e tutor e da psicologi. Questo progetto, che già da un anno funziona a Città del Guatemala e in Salvador, quest’anno è stato avviato anche a Patzùn.

Le suore del Collegio San Bernardino, nella persona della responsabile, Suor Sara, hanno accolto entusiaste la proposta fatta di attuare il progetto presso il Collegio stesso mettendo a disposizione la casetta dove ha abitato inizialmente padre Giustiniano. Il progetto Gaviotas è molto importante nel programma di prevenzione della criminalità , un modo per impedire che ragazzini considerati “a rischio” diventino facili prede delle “maras”, (che da qualche tempo sono presenti anche a Patzún) (Per chi fosse interessato a conoscere meglio e più approfonditamente il progetto può mettersi in contatto con Tiziano Ziggiotto cell.: 3482440149- mail: tiziano.ziggiotto@gmail.com o con l’Associazione).

5. Papilla (pappa nutriente)

Nelle aldee, soprattutto quelle più lontane dalla città, esiste un forte problema di denutrizione.

L’equipe del Dr. Giaretta Renato, vicentino, famoso dietologo-nutrizionista, dopo un primo screening fatto all’inizio dell’anno scorso in Guatemala sui bambini delle aldee, da parte di una pediatra e della nutrizionista, andrà a novembre/dicembre di quest’anno a Patzùn per una missione di inizio progetto “Papilla”.

Questo, praticamente, altro non è che creare un alimento completo (vitamine, proteine, carboidrati,ecc.) con i prodotti della zona dove vivono i bambini. che, assunto regolarmente, dovrebbe diminuire la denutrizione. Nel corso della missione i medici gireranno per le aldee dove faranno visite di base ai bambini ed insegneranno alle mamme come preparare la pappa.

L’ospedale di Patzùn sarà, dopo che l’equipe avrà avviato il progetto, il coordinatore/controllore a garanzia della continuità di quanto i medici hanno iniziato, perché solo così il lavoro fatto avrà la sua efficacia.

In conclusione, pensiamo che quanto, con il progetto Sostegno a Distanza, si sta facendo è un grande lavoro che dà il preludio ad un insieme di altri progetti che siano in grado di stimolare nella popolazione la voglia di emancipazione, di miglioramento, di condivisione, di ricerca del bene comune, pensando al futuro loro, ma soprattutto dei loro figli.

Pertanto, tutti i progetti che si possono inserire in questa prospettiva (aiutare, perché le persone possano raggiungere un’autonomia), pensiamo siano i benvenuti e vadano, con coraggio, portati avanti. Se lo si fa in tanti, pesa poco e ogni piccola goccia serve a formare il mare…