Altri Progetti

Nuovo pronto soccorso e rifacimento del tetto dell’ospedale

Nella visita effettuata a gennaio 2006 da due collaboratori della nostra Associazione, le Suore hanno fatto rilevare la fatiscente situazione del tetto dell’ospedale costruito con lastre di eternit contenenti amianto, che presentava rotture e fessure su tutta la superficie. La grande quantità di piogge invernali aveva provocato forti infiltrazioni di acqua nelle camere sottostanti e nelle sale operatorie con deterioramento di mobili e attrezzature.

In tale situazione non era più possibile dare un servizio medico adeguato ai pazienti che avevano bisogno di essere ricoverati per alcuni giorni e che per la maggior parte soffrivano di problemi respiratori. Le suore inoltre hanno fatto osservare che era necessaria la costruzione di una nuova sala di pronto soccorso in quanto quella già in funzione era molto piccola e insufficiente per tutte le persone che si rivolgevano al servizio di emergenza.

Tra fine 2008 e inizio 2009 sono stati realizzati i progetti della costruzione della nuova palazzina con sala di pronto soccorso con 4 posti di emergenza (operativa da giugno 2009) ed il rifacimento del tetto dell’ospedale. L’esecuzione di tali progetti contribuisce a ridurre la mortalità offrendo più efficaci cure di emergenza, assistenza sanitaria capillare e preventiva oltre ad ambienti più funzionali, igienici e confortevoli. La realizzazione è stata possibile grazie:al lavoro di alcuni amici “volontari”, che a proprie spese sono andati a lavorare in Guatemala, a numerose donazioni straordinarie da parte di persone sensibili, ad un consistente contributo ottenuto dalla Fondazione Cariverona.

Pannelli solari

A marzo 2011 sono entrati in funzione i pannelli solari per la produzione di acqua calda a servizio dell’ospedale e dei fabbricati dove vivono i bambini del centro, destinatari dei nostri aiuti. I lavori sono stati eseguiti gratuitamente, sia per quanto riguarda l’attività svolta che per le spese di viaggio sostenute, da un gruppo di volontari italiani coordinati dall’associazione. Gli impianti, progettati gratuitamente da un ingegnere termo-tecnico in collaborazione con tecnici edili ed idraulici, sono stati realizzati con materiali tecnologicamente avanzati, senza utilizzare pompe elettriche per il ricircolo, ma sfruttando la naturale convezione dell’acqua quando è riscaldata. Il nuovo impianto termoidraulico consente, oltre che di ridurre il consumo di energia elettrica e di altre fonti di energia, costose ed inquinanti, di migliorare la salute, l’igiene e la condizione di vita dei bambini che il centro ospita e di tutti i pazienti ricoverati nell’ospedale, che sono in maggioranza bambini ed anziani. L’impianto termico solare, molto utile alla comunità di Patzun, unico nel suo genere nella zona, è diventato un valido esempio per l’utilizzo dell’energia solare in Guatemala.

Questi progetti sono stati realizzati grazie: al lavoro di una decina di amici “volontari”, a numerose donazioni straordinarie da parte di persone sensibili ed ai fondi arrivati attraverso il 5×1000.